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NOVITA’ NOVITA’    

Giovanna Gervasi, LA MORTE MASCHERATA D’OBLIO, thriller, 265 pp. – 15 euro

Un fattore scatenante ignoto arma la mano di un feroce assassino che uccide in maniera inattesa e inconsueta tra le ville di un lussuoso quartiere residenziale in Inghilterra. Un enigma che s’infittisce con il susseguirsi degli eventi, con gli eclatanti personaggi che si alternano in una girandola di episodi inquietanti di autolesionismo, prostrazione e desideri ardenti, inebrianti, sempre più complessi, particolareggiati e “forti”. Un modo di vedere, concepire e vivere la vita e l’amore; una catena di azioni di una focosa o drammatica, suggestiva vivacità da lasciare sbalorditi e, nel contempo, mai sazi di bramosia di sapere fin dove e quanto la mente umana riesce a procurarsi e subire i limiti di sopportabilità del “mostruoso maschio” e del “ puro piacere”.

AGENDA CULTURA 2022 – le mostre, i festival, gli anniversari… pp.180 – 15 euro

    

Gennaro Malgieri, SOTTO IL SEGNO DEL PIPISTRELLO. Dentro la Pandemia. Un diario (gennaio-maggio 2020) , pp.200, 12 euro

Gennaro Malgieri annota in un diario i fatti rilevanti accompagnati da considerazioni etiche, religiose, culturali insieme a memorie, ricordi e valutazioni geopolitiche. Un libro che racconta i bagliori di un’apocalisse contemporanea.

Federico Gennaccari, UNA MORTE SCOMODA: L’OMICIDIO DI FRANCESCO CECCHIN. Una storia emblematica degli anni Settanta, pp.260, 18 euro

Nel 1979 Francesco Cecchin è stato aggredito, picchiato e poi gettato di sotto da un muro di 5 metri da avversari politici. Cecchin è morto dopo 18 giorni di coma. Si è trattato di un omicidio volontario. Lo ha stabilito una sentenza del tribunale. Una morte scomoda perché rimasto senza giustizia da più di 40 anni in quanto, come stabilito dai giudici, la polizia non svolse indagini per 18 giorni, cercando di accreditare la tesi della caduta, avallata anche da una perizia medico-legale rivelatasi priva di riscontri scientifici . Una morte scomoda perché l’aggressione è avvenuta durante la campagna elettorale per le politiche e le europee del 1979 e gli aggressori erano da ricercare fra gli attivisti del Pci delle sezioni del quartiere.

NOVITA’ NOVITA’ NOVITA’

 

ROGER SCRUTON di Luigi Iannone.  Terzo appuntamento con la COLLANA PROFILI dopo Corridoni e Angelo Oliviero Olivetti. Roger Scruton «anni fa è stato definito dalla rivista americana New Yorker “il più influente filosofo al mondo”; per altri è “il rappresentante più controverso della scuola conservatrice britannica della Nuova Destra”. Ma per tutti coloro che si sono avvicinati alla sua opera è un pensatore che s’interroga sui destini della modernità in maniera originale e riflette sul destino dell’Occidente ripiegato su se stesso…
Filosofo, docente di estetica, storico, musicista, polemista, raffinato intenditore di vini, agricoltore e molte altre cose, Scruton, vede accrescere la sua fama, dopo decenni di “solitudine”, e gli apprezzamenti per il suo conservatorismo “dinamico”, innestato tra le idee correnti sia per confutarle, quanto per “ibridarle”… Ha dimostrato di essere un conservatore reattivo e proiettato verso l’avvenire, ovviamente senza rinnegare il passato, o meglio rivendicando la forza della Tradizione…
Luigi Iannone, studioso tra i più attenti del pensiero di Scruton, con questo agile volumetto contribuisce a dare sostanza alla comprensione del “cammino” filosofico-politico del pensatore inglese proprio nella prospettiva di accendere maggiormente l’interesse intorno alla sua opera che offre una interpretazione originale tra le macerie della Destra europea».
(dalla Prefazione di Gennaro Malgieri)

pp.124  –  10 euro

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AGENDA CULTURA 2019 Agenda settimanale a pagina doppia. Mostre – Festival – Fiere – Feste Popolari – Eventi -Anniversari – arte – spettacolo – tradizioni – storia – teatro – danza – sport.

Per maggior informazioni vai sul sito www.agenda.info

184 pp. – 15 euro

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MARIO CASTELLACCI. UNA VITA FRA GUERRA, SATIRA E TEATRO. Il nome di Mario Castellacci è legato soprattutto alla storia del Bagaglino, di cui è stato uno dei fondatori assieme a Pier Francesco Pingitore, Gianfranco Finaldi, Luciano Cirri, Piero Palumbo e Raffaello Della Bona più il musicista-compositore Dimitri Gribanovski. Correva l’anno 1965. E per il quale ha continuato a scrivere testi fino alla morte nel 2002. Ma ha avuto un prima e impropriamente possiamo dire anche un dopo.
Sono le tre parti in cui è diviso questo volume (di 120 pagine curato da Antonella Ambrosioni e Federico Gennaccari) che vuole rendere omaggio a questo personaggio dalla battuta sempre pronta che può essere considerato a pieno titolo uno dei grandi dello spettacolo italiano.
GUERRA. La prima parte si chiama “Le donne non ci vogliono più bene” come la celeberrima canzone scritta da Castellacci arruolatosi volontario dopo l’8 settembre. Contiene anche una raccolta di ventinove sonetti, intitolata “Viva l’Italia” in cui racconta lo sbandamento e la rabbia vissuta nei cinque giorni dopo l’armistizio.
SATIRA. La seconda parte ripercorre la storia del Bagaglino con testimonianze di Pingitore, Finaldi, Della Bona, Cirri, Lionello e altri. Oltre a qualche testo del Bagaglino degli inizi.
TEATRO. La terza parte è legata a Forza venite gente, la commedia musicale su San Francesco scritta da Castellacci nel 1981 con la collaborazione del figlio Piero e di Piero Palumbo e che continua ad essere rappresentata in tutta Italia (ha superato le 3.200 repliche davvero un record) e non solo nelle parrocchie (per il mondo cattolico è un cult).
Conclude il libro una breve rassegna stampa degli articoli con cui i maggiori quotidiani italiani hanno dato la notizia della sua morte. Anche se un artista non muore mai perché continua a vivere la sua arte, le sue canzoni, le sue battute, le sue commedie, che nel caso di Castellacci hanno fatto ridere, pensare ed anche pregare gli italiani.

pp. 120 – 12 euro

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Una vicenda scomoda e terribile della Seconda Guerra Mondiale. NON SOLO LA “CIOCIARA”. Violenze di guerra sulle donne dalla Sicilia alla Campania, dal Lazio alla Toscana di Silvano Olmi attraverso documenti e denunce ripercorre le violenze compiute in Italia nel 1944 soprattutto dalle truppe marocchine inquadrate nel Corpo di Spedizione Francese. Una violenza doppiamente terribile perché questi militari che facevano parte degli Alleati erano considerati dei liberatori e vennero accolti come tali. Per loro, invece, gli italiani erano dei nemici e quindi i loro beni e le donne erano solo “bottino di guerra” su cui sfogare gli istinti più bestiali. Donne di tutte le età, dagli 11 agli 80 anni e in non pochi casi anche uomini e ragazzi (persino bambini). In Toscana hanno subito violenze persino uomini e donne impegnate in formazioni partigiane.

Se l’orrore ha raggiunto il culmine in Ciociaria (e in limitrofi comuni della provincia di Latina), il volume si occupa anche di stupri e omicidi registrati sia prima, in Sicilia e in Campania, che dopo, nella provincia di Viterbo e in Toscana, soprattutto nelle provincie di Siena e di Livorno, sull’Amiata e all’Isola d’Elba.

Questo è il primo libro che si occupa della provincia di Viterbo dove l’autore ha trovato negli archivi quasi cento denunce e presenta documenti inediti.

pp.296 – euro 15

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Secondo titolo per la nuova COLLANA PROFILI, edizione tascabile diretta da Gennaro Malgieri, per raccontare in 100 pagine protagonisti della storia e del pensiero. Si tratta di ANGELO OLIVIERO OLIVETTI di Ada Fichera

pp.108

10 euro

Angelo Oliviero Olivetti è una delle figure più importanti e più affascinanti del sindacalismo rivoluzionario. Talvolta poco celebrato e studiato, altre volte caduto in oblio per “damnatio memoriae”, merita oggi di essere riportato in luce attraverso un breve, ma quanto più possibile completo, profilo.

Da non confondere con il più noto Adriano Olivetti (imprenditore di Ivrea e teorico ), Angelo Oliviero Olivetti è fondatore e ideatore di un sindacalismo che è prima di tutto associazionismo di pensiero e di lotta. Egli fonda un’etica superiore attraverso un’idea di rivoluzione come concezione di vita. Il suo è un sindacalismo “spontaneo” che nelle sue maggiori opere, quali Il sindacalismo come filosofia e come politica e I Lineamenti del Nuovo Stato Italiano, definisce le prime rivoluzionarie norme a favore dei lavoratori e le linee per un nuovo modo di intendere il lavoro, non come dolore ma “come gioia”. Il suo pensiero a favore della guerra in Libia e il suo interventismo riguardo alla Prima guerra mondiale costituiscono l’architrave per i suoi rapporti con Benito Mussolini e con Gabriele d’Annunzio. Intellettuale sempre in fermento, fondamentale e fondante per tutto il sindacalismo degli anni successivi fino ai nostri giorni, Olivetti partecipa al passaggio storico dal sindacalismo al corporativismo, affermando sempre la libertà del lavoro a favore anche di una maggiore e migliore produzione. Mai liberale, la sua attività sindacale ed economica fonda pure una “filosofia dei produttori” post-bellica. Ada Fichera, in questo profilo, mostra la rilevanza storica di Olivetti, che va “oltre il tempo”, seguendo il fil rouge dei concetti, a lui tanto cari, dell’uomo nuovo, dell’identità, della nazione e della patria.

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Esordio per la nuova COLLANA PROFILI, edizione tascabile diretta da Gennaro Malgieri, per raccontare in 100 pagine protagonisti della storia e del pensiero. Il primo volume è CORRIDONI di Gennaro Malgieri

pp.108

10 euro

Filippo Corridoni è una delle figure più controverse e complesse del movimento rivoluzionario del primo Novecento. Ma anche un anticipatore di “nuove sintesi” politiche, foriere di sviluppi teorici e pratici di indiscutibile portata storica. Una vasta letteratura ce lo consegna nei modi più disparati: tutti sono plausibili ed è legittima qualsivoglia interpretazione del suo breve eppure intenso cammino tra le intemperie degli anni Dieci fino alla tragica ed eroica morte in battaglia.
E’ stato un convinto sostenitore dell’impegno italiano nella Prima Guerra Mondiale per far diventare, con la partecipazione al conflitto, il proletariato soggetto di primo piano nella vicenda nazionale. L’etica corridoniana, in questo senso, si sposa con l’estetica rivoluzionaria a cui egli stesso ha dato un notevole impulso, attratto dal sorelismo non meno che da un marxismo rivisitato. In altri termini, con Corridoni fa irruzione nello smantellamento della pratica marxista il decisionismo individualista che cerca di contagiare le classi affinché assumano la responsabilità della partecipazione alla guida della nazione. Il suo sindacalismo rivoluzionario, come cerca di mostrare Gennaro Malgieri in questo breve profilo politico ed intellettuale, si caratterizza per l’originalità interpretativa e per la moralità con la quale egli ha perseguito il suo scopo.

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DESTRA SENZA VELI 1946-2018. Nuova edizione aggiornata al 2018 per il libro di Adalberto Baldoni pubblicato ora in due tomi per 850 pagine di storia della Destra.

Per maggiori informazioni vai sul sito ww.destrasenzaveli.it

854 pp. – 24 euro

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Per i 30 anni dalla morte di Pino Romualdi e Giorgio Almirante, esce ROMUALDI E ALMIRANTE, DESTRE “PARALLELE”un libro a quattro mani per fornire più chiavi di lettura sul ruolo svolto dal “fondatore” e dal “segretario” nella storia della destra e della politica italiana più in generale.

Malgieri che ha conosciuto da vicino i due leader, lavorando al “Secolo d’Italia”, è autore del saggio “Due uomini, un’Idea” diviso in capitoli monografici sulla “Destra possibile” di Romualdi e sull’impegno di Almirante per arrivare ad una “Nuova Repubblica”.

Gennaccari che invece Romualdi e Almirante non li ha conosciuti, ma li ha solo visti in tv o ascoltati nei comizi, ripercorre le loro biografie e la storia del Msi che spesso li ha visti contrapposti ma sempre per una destra unita.

Completa il libro una rassegna stampa del “Secolo d’Italia” e dei principali giornali italiani del 22-24 maggio 1988.

pp.196 – euro 13

 

Agenda Cultura 2018 , Magazzino 18. Le foto di Jan Bernas e Carla Isabella Elena Cace, Sangue Italiano. 50 anni di terrorismo, stragi e violenza politica di Marco Falvella e Federico Gennaccari, I ragazzi di via Milano di Mauro Mazza,  L’ultimo porto di Patrizia Bracci, 100 personaggi del Mare. Navigatori-eroi-costruttori di Gennaccari-Grillo Non solo Moro. L’Italia del terrorismo. E poi Italia Tricolore 1946-1989 e tanti altri.